NIBIRU: LEGGENDA O VERITA'? Ison ed il Pianeta X. Corpi celesti anomali in avvicinamento al Sole
NIBIRU: LEGGENDA O VERITA'?
Ison ed il Pianeta X.
Corpi celesti anomali in avvicinamento al Sole
di
Luca
Scantamburlo (C) 2013
Fonte: www.angelismarriti.it
GLI ASTEROIDI ESPLOSI SULLA TERRA NEL 2009 IN INDONESIA, ED IN RUSSIA NEL 2013
La
recente esplosione in atmosfera di un piccolo asteroide di alcune
migliaia di tonnellate - avvenuta nei cieli della Russia lo scorso
febbraio 2013 - impone delle riflessioni doverose, che secondo me vanno
opportunamente contestualizzate, anche alla luce di testimonianze
scomode che chi scrive, ricevette negli anni 2006 e 2008 e che fino ad
ora ho ritenuto opportuno non divulgare, in parte per un mio personale
atteggiamento guardingo, ma soprattutto per accontentare le richieste
di una delle mie fonti riservate e per raccogliere materiale ed
informazioni che comprovassero o smentissero i dati in mio possesso.
Le fonti anonime costituiscono sempre una grande insidia. Possono
aiutare, ma allo stesso tempo anche depistare. Ma i tempi mi sembrano
ora maturi. Gli eventi incalzano. Sento una responsabilità nei
confronti del pubblico. Certe informazioni a mio avviso ora devono
diventare gradualmente di pubblico dominio, ed anch'io sono in attesa
di ulteriori elementi che possano fornire un quadro più chiaro della
situazione, sempre ammesso che le mie fonti - dopo anni di prudente e
comprensibile silenzio - decidano di farsi avanti nuovamente, dandomi
modo ad esempio di verificare le loro credenziali. Ma apprezzerei anche
un semplice ed isolato aiuto tecnico per comprendere meglio la natura
dei corpi celesti anomali in avvicinamento al Sole. Anche da parte di
terzi competenti in materia. Le immagini della scia bianca nel cielo
della città di Chelyabinsk, in Russia, devono farci riflettere: parlo
della recente esplosione dell'asteroide in Russia (15 febbraio 2013),
la quale può costituire un evento precursore, una sorta di evento
sentinella. Si tratta dell'esplosione naturale in cielo più grande dopo
quella avvenuta nella regione siberiana dei fiumi Tunguska, nel
1908.
Ma andiamo con ordine: alcuni anni fa diffusi uno
scritto in Rete che commentava una singolare decisione presa dai
vertici militari americani: <<Classificate
le immagini dei bolidi? Quali pericoli dallo Spazio? Le Forze Militari
americane decidono d'interrompere il rilascio della documentazione
fotografica satellitare sui fenomeni dei bolidi e delle palle di fuoco
in atmosfera. Cosa si cela dietro questa decisione?>> Luca Scantamburlo per Misteritalia, 02/07/2009
http://misteritalia.myblog.it/archive/2009/07/02/classificate-le-immagini-dei-bolidi-quali-pericoli-dallo-spa.html.
Di tale improvvisa decisione di classificare le informazioni sulle
palle di fuoco, ho parlato anche nel mio ultimo saggio dedicato alla
controversa questione del Pianeta X ed al mito mesopotamico di Nibiru (Apocalisse dallo Spazio. L'avvento di Nibiru e dei Vigilanti, Lulu.com, 2011).
Ebbene, l'apparente intensificarsi del fenomeno dei bolidi in tutto il
mondo (meteore capaci di illuminare a giorno il cielo notturno)
potrebbe essere in relazione con la discutibile decisione presa dai
vertici militari degli Stati Uniti in tempi non sospetti. Anche perché
nel mio saggio Apollo 20. La rivelazione (2010-2011), ricordavo come
altri asteroidi sono esplosi (fortunatamente senza danni) in anni
recenti prima di raggiungere il suolo: nei cieli del Sudan nell'ottobre
2008 (con tanto di fotografia dal satellite Meteosat-8), e nei cieli
dell'Indonesia il 9 ottobre 2009 (si veda in proposito il servizio di
Giovanni Caprara per il Corriere della Sera,
2 novembre 2009), ed in quelli russi nel febbraio 2013, con un
asteroide della grandezza compresa fra i 17 ed i 20 metri circa.
L'asteroide esploso in Sudan fu scoperto poco prima di impattare sulla
Terra, e fu la prima volta che un asteroide impattante fu pubblicamente
annunciato poco prima della sua caduta (Arizona University,
Osservatorio Mt. Lemmon, Asteroide 2008 TC3).
Per quanto
concerne le esplosioni in Indonesia (ottobre 2009) ed in Russia
(febbraio 2013), esse sono state avvertite chiaramente dalla spaventata
popolazione presente al suolo, ed entrambe le esplosioni hanno lasciato
polveri e fumo in atmosfera, visibili da terra. Tuttavia l'esplosione
in Sudan dell'asteroide di qualche metro di diametro non è inconsueta.
Come osservato da alcuni addetti ai lavori, è probabile che ogni anno
vi siano alcune esplosioni di tale magnitudine senza che esse vengano
rilevate da noi e dai nostri strumenti. Quindi è un episodio rilevante
soltanto a causa della scoperta telescopica in anticipo dell'oggetto
asteroidale, prima dell'impatto, ma statisticamente rientra nella
norma. Invece le altre due esplosioni, quella del 2009 e del 2013,
indicano a mio avviso un dato anomalo rispetto alla media delle
esplosioni asteroidali studiate e relative alla storia della Terra.
Infatti oggetti asteroidali di 10 metri di grandezza (come quello
esploso in Indonesia) cadono sulla Terra ogni 10 anni circa, mentre qui
il dato indica che in meno di quattro anni abbiamo avuto due sensibili
esplosioni di discreti corpi spaziali naturali impattanti (cfr. <<Asteroid blast reveals holes in Earth's defences>>,
articolo di David Shiga, 26 ottobre 2009, New Scientist).
L'asteroide, in entrambi gli ultimi due casi, è esploso fra i 12 ed i
23 km di altezza rispetto alla superficie terrestre. Si consulti per
maggiori informazioni l'articolo di Brown et al., intitolato <<The Flux of Small Near-Earth Objects colliding with the Earth>>,
Nature), ove si specifica che un oggetto capace di esplodere con 50
kton di potenza, colpisce la terra ogni 10 anni, Nature, vol. 420, 21
novembre 2002.
In ogni caso sono del parere che la grandezza
di quelli caduti recentemente è al limite o superiore alla grandezza
citata, e dunque abbiamo uno scostamento dalla media rispetto alla
dimensione.
Anche l'energia rilasciata dalle esplosioni
citate è un dato significativo: è crescente, in ordine cronologico: 1
kilotone per quello in Sudan, 50 chilotoni per quello in Indonesia
(equivalente a 50 mila tonnellate di TNT, 3 volte la potenza della
bomba atomica di Hiroshima) e 500 kilotoni per quello esploso in Russia
(cfr. anche <<Asteroide esplode in cielo. Un'onda d'urto da atomica>>, 16 febbraio 2013, di Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera, e l'articolo <<Nella città sfregiata dal meteorite "I militari non ci hanno protetto">>, sempre a firma di Fabrizio Dragosei, Corriere della Sera,
17 febbraio 2013. Stime più recenti hanno parlato di 440 kilotoni, ma
si tratta sempre di circa tre decine di volte l'energia rilasciata
dalla citata bomba nucleare sganciata dagli Americani sulla città
giapponese di Hiroshima nell'agosto del 1945. Da notare che l'uso di
meteorite è improprio, in quanto il fenomeno celeste di cui si discute
è tecnicamente l'esplosione di un "superbolide", una meteora di natura
asteroidale; meteorite è il termine usato per il frammento di roccia
che cade al suolo e che può essere ritrovato. Per avere ulteriori
dettagli sull'asteroide impattante nei cieli della città russa di
Chelyabinsk, invito il lettore a leggere il rapporto <<Additional Details on the Large Fireball Event over Russia on Feb. 15, 2013>>, di Don Yeomans & Paul Chodas, NASA/JPL Near-Earth Object Program Office, 1 marzo 2013.
Dunque negli ultimi quattro anni la Terra è stata colpita da almeno 2
asteroidi di dimensioni superiori alla media di quelli che esplodono in
atmosfera ogni anno; l'ultimo dei quali (quello di 17 metri in Russia,
il 15 febbraio 2013) ha provocato più di mille feriti e notevoli danni
a vetri e strutture degli edifici, a causa dell'onda d'urto della
esplosione avvenuta in atmosfera.
Che cosa sta succedendo? Se
Caprara ricordò sulle pagine del Corriere della Sera nel 2009 che già
allora i vertici di NASA ed dell'USAF (Aeronautica Militare degli Stati
Uniti) erano molto preoccupati, si comprende bene che l'asteroide
esploso in Russia pochi mesi fa potrebbe rientrare in un'avanguardia,
ovvero in una serie paventata dalle alte sfere militari e scientifiche,
anche se ufficialmente si tratta di una ipotetica serie taciuta per
motivi di sicurezza nazionale (o di ordine pubblico).
Ma
che cosa provocherebbe l'aumento del rischio di impatto con il nostro
pianeta? Quale forza gravitazionale sta alterando le orbite degli
oggetti asteroidali già presenti nei pressi della Terra, oppure sta
addirittura incrementando il materiale di debris presente nel Sistema
Solare? C'è il rischio di uno sciame cometario imminente e destinato ad
incrociare l'orbita terrestre?
2013: L'ANNO DELLE COMETE
Altro
dato pregnante è il susseguirsi di scoperte di oggetti cometari: non a
caso l'anno 2013 è da più parti indicato come l'anno delle comete. La
scoperta della misteriosa cometa Ison (settembre 2012) - oggetto
celeste iniziamente catalogato come oggetto asteroidale - è un
ulteriore indizio di qualcosa di notevole che sta accadendo nello
Spazio. Infatti la cometa Ison mostra elementi orbitali e soprattutto
apparenti dimensioni del suo falso nucleo (il nucleo solido è occultato
dai gas e dalla polvere costituenti la chioma della cometa) di
proporzioni inusuali: può essere catalogato, a mio avviso, come un
corpo celeste anomalo in avvicinamento al Sole, e che rifugge dal
modello di cometa associato all'immagine di un piccolo iceberg o di una
palla di neve sporca, modello per tanti anni portato avanti
dall'establishment scientifico. Giustamente c'è chi - in Rete, sulla
base di validi ragionamenti - ha dedotto alcune stime possibili per il
diametro del suo nucleo ottenendo valori incredibili: migliaia di
chilometri.
Gli scienziati accreditati - come quelli che
lavorano all'Università del Maryland, negli USA - sono di altro avviso.
Sostengono che è già possibile avere un'idea delle dimensioni del
nucleo, a partire dalla quantità di polvere ed acqua rilasciata ogni
minuto dalla cometa. Usando i dati dello strumento UVOT in dotazione al
satellite Swift (NASA), gli scienziati hanno recentemente stimato un
nucleo dal diametro compreso fra 1 e 10 km. La cometa Ison avrebbe
dunque un nucleo ordinario, perfettamente nella norma delle comete
studiate da secoli. Qual è la verità?
ANNO 2006, PRIMO INSIDER RIVELA: UN PIANETA SCONOSCIUTO SORVOLATO SEGRETAMENTE DALLA PIONEER 10
Dall'agosto
2006 sino alla fine dello stesso anno ricevetti alcune informazioni da
una mia fonte, la cui identità non mi è ancora oggi nota. Il mio
interlocutore - ad eccezione del primo contatto che consistette in un
normale invio di posta elettronica, con files allegati - fu molto
prudente successivamente in quanto scelse una modalità di comunicazione
elettronica che lo mise al riparo dall'essere individuato da me. Invece
l'indirizzo email da lui usato la prima ed unica volta, risultò subito
inattivo o comunque rigettò senza recapitarla qualunque mia email.
L'unico modo di interloquire con lui da parte mia fu sotto le sue
condizioni: per replicargli dovetti espormi ogni volta (seppur celato
da un nickname) pubblicamente su un forum di discussione, in Rete. Mi
impose di aprire una discussione in Internet con un denominato nome
oggetto, e quello fu il modo per identificarmi. Di tale vicenda rivelai
alcuni dettagli soltanto in occasione di alcuni miei interventi
pubblici che feci anni fa in alcune città italiane. Per iscritto, è la
prima volta che la divulgo. Alcuni elementi (pochi) relativi al profilo
di questa mia fonte mi sono noti (non ho avuto tuttavia la possibilità
di verificarne l'autenticità) ma ritengo opportuno non rivelarli allo
scopo di proteggere il soggetto autore della fuga di informazioni, con
cui comunque instaurai un rapporto di fiducia, seppur di pochi mesi.
Rivelerò in questo scritto soltanto i dati ed il materiale che reputo
funzionali al discorso ed alla logica dell'argomento di cui voglio
occuparmi: il Pianeta X ed il mito di Nibiru. Quali relazioni vi sono
fra le due questioni e quanta verità si nasconde dietro di esse?
La
mia fonte anonima - dichiaratasi un europeo (ometto qui la sua
nazionalità) ed un addetto ai lavori nel campo di studio degli astri e
degli spazi interstellari - mi inviò nell'agosto 2006 due immagini
relative ad un pianeta apparentemente sconosciuto, in quanto a mio
parere non ha nulla a che fare con i giganti gassosi come Giove,
Saturno, Urano o Nettuno. La mia fonte collegò subito le 2 immagini
alle stesse che il noto divulgatore Adriano Forgione (già consulente
per la trasmissione Voyager della Rai) pubblicò a suo tempo sulle
pagine delle riviste con cui lavorava. Esse - da un semplice confronto
- sono effettivamente le stesse pubblicate più di una dozzina di anni
fa. Di esse esistono da anni in Rete versioni a bassa risoluzione,
sgranate, e che non consentono di apprezzare i dettagli dell'atmosfera
di tale pianeta sconosciuto. Purtroppo ancora oggi diversi
ufologi e ricercatori vari le attribuiscono alla sonda Siloe,
commettendo così un equivoco.
Ho appreso in seguito che tali
versioni presenti in Internet, sarebbero solo una scansione fatta in
fretta (ed in toni di grigio) delle immagini pubblicate sulle riviste.
Si tratta di Nibiru, l'antico astro mesopotamico? E soprattutto: Nibiru
e la questione del Pianeta X si riferiscono al medesimo corpo celeste
oppure sono questioni distinte? Curioso che il nickname sicuramente
fittizio - scelto inizialmente dalla mia fonte in occasione del nostro
primo contatto - richiamasse la figura di Tommaso d'Aquino, il più
insigne filosofo e teologo cattolico dell'epoca medievale. Uno
pseudonimo - quello di Tommaso d'Aquino - già scelto da un'altra fonte
anonima che contattò anni fa per lettera il dr. Giorgio Pattera,
biologo in forza al Centro Ufologico Nazionale. Ignoro se la fonte che
contattò Pattera a suo tempo sia la stessa ad aver contattato me,
inviandomi le foto del presunto Nibiru
[...]
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http://www.angelismarriti.it/presenzealiene/nibiru-leggendaoverita2013.htm
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