giovedì 21 novembre 2013

SEGNALI INQUIETANTI: A COSA DOBBIAMO PREPARARCI?

I recenti disastri naturali degli ultimi giorni (la devastazione prodotta dall'incredibile numero di tornadi che si sono abbattuti nel Midwest nordamericano, le devastanti alluvioni in Sardegna di fine novembre 2013, ed il tifone chiamato Haiyan di categoria 5 dei cicloni tropicali che ha flagellato le Filippine poche settimane fa) sollevano dubbi ed inquietudine crescente.
Cosa sta accadendo sul nostro pianeta? Per rispondere - o tentare di dare parziali risposte e contestualizzare il tutto - in questo mio scritto voglio focalizzare l'attenzione su tre fatti in particolare:
1) il discorso di addio di fine estate 2013 tenuto da Janet Napolitano, già al vertice del Dipartimento della Difesa Nazionale (Sicurezza Interna) americana (in breve DHS, il cosiddetto Department of Homeland Security), la quale alcuni mesi fa - in occasione del suo discorso di congedo per fine mandato - avrebbe parlato di un prossimo disastro naturale senza precedenti probabilmente all'orizzonte nel futuro prossimo (ma come vedremo ha invece detto una cosa leggermente diversa, anche se altrettanto seria e sulla stessa lunghezza d'onda di quanto sopra riportato);
2) la messa in onda da parte del canale National Geographic di un docudrama intitolato American Blackout, che ritrae gli possibili scenari sociali che si presenterebbero negli Stati Uniti in conseguenza di un blackout elettrico di 10 giorni su vasta scala. Un blackout immaginato come la conseguenza di un attacco cibernetico condotto da ignoti e capace di compromettere la maggior parte della rete elettrica americana;
3) il secondo warning a firma del sociologo e giornalista Roberto Pinotti, il quale ad inizio novembre 2013 dal suo profilo Facebook ha nuovamente messo in guardia le moltitudini, invitandole a scopo precauzionale a pensare alla preparazione di una riserva alimentare strategica, anche di tipo energetico, medicinale e di protezione personale e familiare per affrontare disastri di varia natura (compresi piogge asteroidali), tutti ipotetici, ma che minacciano oggi più che mai l'intera umanità e rischiano di far collassare il sistema sociale ed economico.

Partiamo dal primo punto: ecco cosa dice uno dei titoli della statunitense ABCnews a firma di M. Levine:
"Outgoing DHS Secretary Janet Napolitano Warns of 'Serious Cyber Attack, Unprecedented Natural Disaster"
di Mike Levine, 27 agosto 2013
Janet Napolitano ha concluso il suo lavoro al DHS - durato quattro anni - il 6 settembre 2013, e si è presentata per il suo discorso di addio il 27 agosto 2013, presso il National Press Club di Washington, D.C.
Il Dipartimento della Sicurezza interna (o Difesa Nazionale) è un Dipartimento cruciale per gli Stati Uniti d'America, creato circa una decade fa dopo gli eventi dell'11 settembre 2001, soprattutto per rispondere e prevenire le minacce terroristiche. Impiega un personale che supera le 200 mila unità (240 mila secondo le fonti ufficiali) e la sua missione è garantire la sicurezza interna degli Stati Uniti d'America. La cosa curiosa è che le parole riportate da ABCnews e riferite ad un evento naturale senza precedenti destinato a colpire gli Stati Uniti, non sono presenti nel testo del discorso di Napolitano disponibile online sul sito ufficiale del Dipartimento della Sicurezza Nazionale:


"Remarks by Secretary of Homeland Security Janet Napolitano at the National Press Club"
Il riferimento ad un futuro disastro naturale senza precedenti - che probabilmente starebbe per verificarsi - non vi è nella trascrizione riportata sul sito ufficiale del Dipartimento.
Le parole della J. Napolitano vanno comunque in quella direzione, e dunque non ci troviamo in presenza di un testo omesso oppure censurato. Vi è inoltre il riferimento ad un possibile attacco terroristico informatico (cyber). Infatti J. Napolitano dice:

<<Our country will, for example, at some point, face a major cyber event that will have a serious effect on our lives, our economy, and the everyday functioning of our society>>
Cioè - traducendo - sostiene che "Ad esempio il nostro Paese [gli Stati Uniti d'America, NdT] ad un certo punto fronteggia [cioè potrebbe fronteggiare, NdT] un grande evento di attacco elettronico (in Rete) che avrà un serio effetto sulle nostre vite, la nostra economia, e sul funzionamento quotidiano della nostra società". Il discorso è ipotetico, non c'è alcuna certezza o previsione.
L'intero discorso di addio della Napolitano può essere ascoltato guardando questo video caricato su YouTube:

Ho ascoltato il discorso: oltre a sottolineare l'importanza della prevenzione contro il terrorismo, e della collaborazione con le forze in campo (sindaci, polizia e vigili del fuoco) - compresi i cittadini invitandoli a segnalare anomalie e sospetti - il Segretario Napolitano non ha mancato di ricordare la risposta ad emergenze causate da Madre Natura ('Mother Nature'), minacce quali gli uragani. In particolare l'Uragano Sandy, che ha colpito gli Stati Uniti d'America nell'ottobre 2012, causando perdita di vite umane (più di 70 morti) e danni in 24 Stati americani, e distruggendo più di 650000 mila abitazioni per un costo complessivo di danni superiore ai 50 miliardi di dollari. Ma - rispetto all'Uragano Katrina dell'estate 2005 - gli Americani hanno dimostrato di avere ora un piano di emergenza ben preparato e collaudato per fronteggiare minacce come queste.

A questo proposito ricordo che se Sandy ha prodotto devastazione e morte, solo un anno prima (2011) l'Uragano Irene - poi declassato a tempesta tropicale prima di toccare la costa Est americana - era stato uno dei più grandi uragani mai misurati a memoria d'uomo (dalle dimensioni pari a quelle dell'Europa intera).
Ebbene, la Napolitano ricorda che in occasione dell'Uragano Sandy il Presidente degli Stati Uniti d'America dichiarò lo stato di emergenza in 12 Stati della Federazione, e questo consentì di liberare risorse per gli aiuti alla popolazione.
Ad un certo punto la Napolitano si rivolge idealmente al suo successore menzionando quella che vuole essere una sorta di "Lettera Aperta" ('Open Letter to my Successor'). In essa il Segretario uscente J. Napolitano sottolinea che il suo successore fronteggerà:

<<the evolving threat of terrorism, devastating natural disasters, and the need for strong border security and immigration enforcement.>>

Cioè in primis la minaccia del terrorismo (ancora in evoluzione) e devastanti disastri naturali. Ed aggiunge poco dopo: 

<<And you will face new challenges that we have begun to address but that need further flaresattention [...] You also will have to prepare for the increasing likelihood of more weather-related events of a more severe nature as a result of climate change, and continue to build the capacity to respond to potential disasters in far flung regions of the country that could occur at the same time.>>
In sintesi il Segretario dice che il suo successore si confronterà con nuove sfide già iniziate, che richiedono ulteriore attenzione, e che dovrà prepararsi per eventi naturali estremi risultato del cambiamento climatico, nello scenario di una natura più severa. E potrà probabilmente - dice scherzando - aver bisogno di un flacone di Advil (marca di un noto antinfiammatorio con proprietà analgesiche, un FANS usato per raffreddore e mal di testa, ecc...).
Tuttavia non sono riuscito a trovare tracce delle parole citate nell'articolo della ABCnews, che parlavano di un evento disastroso di origine naturale senza precedenti nella nazione americana, e destinato a presentarsi a breve. Cioè:
<<and a natural disaster — the likes of which the nation has never seen — is also likely on its way.>>
Siccome tali parole non erano comunque virgolettate dal giornalista Mike Levine, posso pensare che esse siano state una sua libera interpretazione a firma dell'articolista, del discorso di addio pronunciato dal Segretario uscente.
Resta comunque il monito della sua 'Lettera Aperta": un invito a non abbassare alla guardia, e ad aspettarsi ulteriori disastri. Dunque - ci chiediamo - ancora più terrificanti degli uragani Katrina e Sandy?
Le parole del Segretario uscente Janet Napolitano non promettono nulla di buono.

2) Il National Geographic Channel ha recentemente mandato in onda il docudrama American Blackout, che dipinge uno scenario apocalittico di paralisi energetica (a causa di un cyberattacco alla rete elettrica). I disordini sociali ed economici che esplodono   dopo pochi giorni - dovuti alla mancanza della corrente elettrica - sono il risultato della impossibilità di accedere alle risorse alimentari, all'acqua potabile e per l'uso sanitario. Conflitti sociali che deflagrano fra masse di disperati che non sanno come sopravvivere alla fame ed alla sete. Nel documentario è raccontata anche la reazione di una famiglia di preppers che non si fanno trovare impreparati, ma sono costretti a scontrarsi con chi non è in grado di sopravvivere da solo, ed è anche disposto ad uccidere pur di mangiare e bere.
Ecco link al video ed alla storia narrata dalla televisione americana alla fine di ottobre 2013:
http://channel.nationalgeographic.com/channel/american-blackout/
http://channel.nationalgeographic.com/channel/american-blackout/episodes/american-blackout/
Questo è il link al video ed al trailer del docudrama:
http://channel.nationalgeographic.com/channel/american-blackout/episodes/american-blackout/video/
Possibile che l'intento educativo - inserito in un contesto di fiction - sia casuale? Ricordiamo che solo pochi anni fa il capo della NASA - il Generale Charles Bolden - in un inquietante e chiaro video-messaggio diffuso in Rete aveva invitato le famiglie dei dipendenti NASA a prepararsi al peggio (disastri naturali ed attacchi terroristici stile 9/11) studiando piani di emergenza.
http://www.youtube.com/watch?v=zH70GasDEyg

Per quanto riguarda il sito italiano di National Geographic Italia, ecco il link ai due episodi inseriti in palinsesto su Natural Geographic Channel il 24 novembre ed il 2 dicembre 2013. Dalla trama del documentario, estraggo questo passaggio: 
<<American Blackout è un nuovo drama presentato in formato "found footage", che descrive ciò che gli esperti pensano che potrebbe accadere in America se gli “apocalittici” avessero ragione.>>
http://natgeotv.nationalgeographic.it/american-blackout#left
A cosa si stanno preparando le Autorità americane ed i loro principali mass media? Sembra quasi in atto un sottile ed occulto processo di acclimatazione delle masse ad eventi estremi.

3) Infine eccoci all'ultimo punto: il sociologo e giornalista Roberto Pinotti ha nuovamente avvisato il pubblico di prepararsi al peggio. In una sorta di lettera aperta diffusa in Facebook sulla pagina di Roberto Pinotti FAN Page - un messaggio che per certi versi ricalca e richiama il precedente warning del capo della NASA - il Pinotti avverte che non solo sarà molto improbabile uscire dalla crisi, ma nuove e più difficili prove ci aspettano all'orizzonte a breve. In estrema sintesi Roberto Pinotti invita a fortificare il nucleo familiare (già preziosa risorsa in Italia), preparandosi a reagire - con calma, freddezza e lungimiranza - a qualunque evento e situazione estrema che possano mettere in ginocchio la nostra civiltà. I suoi consigli - contrassegnati da buon senso  sono indubbiamente sensati. 
Ecco il testo del Pinotti copiato e riproposto al seguente link:
http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/Il-comunicato-allarmista-di-Roberto-Pinotti-8-novembre-2013/D10741838.html
Ora esprimerò la mia opinione sulla tematica qui affrontata. La vera domanda che dobbiamo porci è a mio avviso la seguente: che cosa sanno - o potrebbero conoscere - le Autorità in merito al futuro prossimo? Possibile che determinate minacce di natura climatica e proprie dello Spazio esterno alla Terra, siano al centro di discussioni e meeting tenuti a porte chiuse da decenni presso i più importanti centri di sicurezza e di emergenza del mondo? Ed ancora: sarebbe opportuno divulgare alle masse informazioni pertinenti la sicurezza nazionale, informazioni sconvolgenti che potrebbero scatenare crisi incontrollabili, crolli di borsa e mercati, e tumulti ed assalti a banche e supermercati?
Ma al tempo stesso mi chiedo con forza: sarebbe eticamente accettabile nascondere una possibile verità scomoda che ci riguardasse tutti, nessuno escluso, e che non sarebbe evitabile in alcun modo? Come rispondere con serenità alle proprie coscienze, primo nostro giudice, qualora si occultasse all'umanità una realtà che potrebbe presto avere un impatto su scala planetaria?
Da qui si può comprendere che l'unica strategia di compromesso che potrebbe essere scelta ai più alti livelli geopolitici, sarebbe quella di lasciar parlare voci isolate e non ufficiali, "schegge impazzite" che comunichino a titolo personale realtà destabilizzanti ed ancora oggi oggetto di segretazione e censura. La credibilità di tali voci non sarebbe in alcun caso tale da innescare alcun pericolo di anomia, caos e saccheggi.
In tal modo si potrebbe dare alle moltitudini una piccola speranza nell'affrontare eventi  di crisi del tipo Carrington (causati da flares solari ed espulsioni di massa coronale), piogge cometarie ed eventi atmosferici e tellurici scatenati dal passaggio al perielio di corpi celesti anomali, come potrebbe essere il famigerato Pianeta X, altrimenti detto Nibiru secondo gli antichi miti mesopotamici (pianeta che per la moderna astronomia non esiste, e più volte indicato - anche da personaggi NASA - come una clamorosa bufala e semplice mito.
Fantasie? Mi pare che da alcuni mesi nessuno abbia più la certezza che il solo contributo antropico ai cambiamenti climatici sia il solo fattore responsabile dei disastri naturali che si stanno scatenando con sempre più frequenza ed intensità sulla Terra, negli ultimi anni.
Siamo già stati avvertiti da un Gesuita del SIV vaticano, in tempi non sospetti (vedi caso "Secretum Omega", divulgato nell'anno 2005), già affrontato nei miei precedenti articoli, volumi e nel mio sito Web www.angelismarriti.it
Il mio invito è quello di riflettere sulle testimonianze qui presentate, e di proteggere i propri cari in tutti i modi possibili e leciti, prima che sia troppo tardi.
Luca Scantamburlo
21 novembre 2013


5 commenti:

  1. Bisognerebbe cominciare a creare una rete di autodifesa tra gente fidata ...creare una rete in modo intelligente con diversi capi. Qualcuno deve cominciare [subito].

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  2. Grazie per l'intervento. Gentilmente la prossima volta firma almeno con un iniziale del nome. Riguardo alla rete di cui parli, se ti riferisci ai capofamiglia ad esempio, certamente. Se ti riferisci ad una comunità più estesa, esistono già i Sindaci, i questori ed i prefetti. E soprattutto la Protezione civile. In Sardegna si è vista la risposta dello Stato (polemiche sull'avviso via fax ai Sindaci a parte), ma i mezzi a disposizione - ed i volontari della Protezione civile - sono tuttavia in numero non sufficiente a mio avviso rispetto alla portata delle calamità presenti e future. Non a caso numerosi giovani sardi si sono offerti spontaneamente per dare una mano, dimostrando grande spirito civico. Poi in Italia abbiamo anche il problema del dissesto idrogeologico, caratteristica di gran parte del nostro territorio. Ma il tuo invito all'autodifesa fra la gente - nel rispetto della Legge, sottolineo io - è opportuno. Del resto "estote parati" è un vecchio motto degli scout, ripreso dallo stesso R. Pinotti l'anno scorso, sia su Facebook sia nel suo ultimo libro UFO Oltre il contatto.
    Comunque se fra parenti ed amici si discute su come fronteggiare una possibile emergenza naturale estrema e repentina, sarebbe sì opportuno che - nel rispetto dello Stato di Diritto e delle direttive e suggerimenti della Protezione Civile - ci si organizzi sì nel coordinare una possibile risposta individuale e collettiva di mutuo soccorso, e soprattutto, di prevenzione e preparazione psicologica. Per non farsi cogliere dal panico ed impreparati.

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  3. Fantasie? Certo che no ... soltanto conclusioni prive di qualsiasi prova a sostegno. Sono pur convinto che i complotti siano sempre esistiti e che le calamità si stiano susseguendo in maniera sempre più incontrollabile, ma che da questo si possa desumere " non può essere che Nibiru " è una conclusione priva di qualsiasi nesso logico :-(

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  4. Purtroppo molte verità devono rimanere nascoste, molte volte per comodità che per altre ragioni. Ora che qualcosa si stia evolvendo, credo che oramai sia scontato.Ci sono segni tangibili del cambiamento planetario, basta porre un po' d'attenzione sulla quotidianità che ci circonda. Concordo con il suggerimento riguardante lo stringerci nell'ambiente familiare, dovremmo iniziare a riscoprire la semplicità delle cose e abbandonare il superfluo. ..C'era una leggenda al tempo del millenium bug e si chiamava John Titor se buttate un occhio dice e racconta gli stessi scenari con 13 anni di anticipo

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  5. Grazie Emanuele per il tuo intervento. Infatti proprio gli scenari di emergenza sociale ed economica e l'incertezza del futuro sono il sottofondo ed il contesto evocato dal personaggio John Titor, chiunque egli sia. Nonostante gran parte delle sue previsioni si siano rivelate infondate e non corrette, lo scenario di crisi generale evocato si avvicina per certi versi al nostro presente ed al prossimo futuro. Puo' darsi che egli sia stato un abile imbroglione, oppure qualcuno addentro a certi meccanismi del potere, e come insider abbia poi divulgato- attraverso una storia fantascientifica e fantapolitica- una storia che aveva il compito di preparare l' opinione pubblica ai grandi cambiamenti all'orizzonte. Questa, comunque, e' solo una mia opinione personale. Staremo a vedere da qui al 2017 ed al 2029 come e quanto cambiera' il nostro mondo, socialmente, climaticamente e geopoliticamente.

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