giovedì 21 novembre 2013

LIBRI SCONTATI: VERSO LE FESTE NATALIZIE CON UN LIBRO

Ci stiamo avvicinando alle feste natalizie dell'anno 2013 (chiamato anche "l'anno delle comete" per via della visita della cometa Ison e di altri corpi celesti cometari che stanno transitando in questo periodo).
L'editore Youcanprint (marchio della Borè Srl di Tricase) ha deciso di promuovere tutti i libri del suo catalogo a condizioni vantaggiose: fino al 15 dicembre 2013 è garantito il 25% di sconto su tutti i titoli.
"Un Natale ricco di regali per te!"
Basta inserire il codice promozionale "NATALE13" per accedere alla promozione riservata su migliaia di titoli sia in formato digitale sia in formato cartaceo.
La mossa di marketing è ovviamente in perfetta sintonia con analoghe iniziative da tempo avviate da altri editori/società di print on demand, quali ad esempio l'americana Lulu.com, e mira evidentemente a rispondere alla crisi di recessione globale che mina non solo le fondamenta del commercio editoriale (sono già stati colpiti, da anni, svariati gruppi editoriali un tempo in salute), ma anche a lanciare nuove realtà editoriali emergenti, quale l'italiana Youcanprint.it (società editoriale di self-publishing) senza dubbio è. In tempi di crisi economica globale (iniziata nel 2008), dunque, esiste un settore (quello editoriale) che può manifestare anche dei caratteri cosiddetti "anticiclici".
Serviranno questa ed altre iniziative ad invertire la rotta di declino imboccata dal pubblico di lettori italiani? Il mercato editoriale digitale - governato dal libro elettronico - sembra al momento l'unico settore che riesca a dare segni di speranza nello sconfortante panorama del Paese Italia. Infatti i quotidiani italiani - a differenza dei colleghi tedeschi e britannici - non godono di buona salute. Testate celebri come il Corriere della Sera e la Repubblica, non solo tirano al di sotto del milione di copie, ma vendono attualmente centinaia di migliaia di copie in meno rispetto ai tempi d'oro degli anni'90.
Di contro, quotidiani come il tedesco Bild, hanno tirature da milioni di copie (si assesta sulle cinque milioni di copie giornaliere, dato Wikipedia). Per non parlare del'abitudine alla lettura propria dei Paesi anglosassoni.
I nostri quotidiani - escludendo le visite ai siti on-line - rispondono con le seguenti cifre:
"Quante copie vendono realmente i primi 21 giornali italiani: la classifica"
Fonte: Blitz quotidiano, 6 luglio 2012
Vediamo un po' di numeri: in riferimento allo sconto menzionato all'inizio dello scritto a mia firma, questo  è del 25%. Perché non 30% o 50%? Perché il Legislatore italiano alcuni anni fa ha approvato una Legge - poi promulgata - chiamata "Legge Levi" che impone un tetto allo sconto massimo applicabile sui libri. Tale tetto è proprio del 25% se le iniziative di promozione nascono direttamente dall'Editore. Per le librerie ci si ferma ad un tetto del 15% sul prezzo di copertina, mentre soltanto in caso di eventi o occasioni culturali particolari (come le fiere del Libro), si potrà applicare uno sconto del 20%. Si veda in proposito l'articolo di la Repubblica.
"Libri, mai più sconti oltre il 25%
polemiche per la norma anti Amazon"
di Alessandro Longo, 28 luglio 2011
Tale legge - redatta e votata da esponenti Pd e Pdl - è da tempo sotto accusa, tanto è vero che movimenti politici come il M5stelle creato dal noto comico italiano un tempo protagonista della Rai - ne vorrebbero la sua abolizione. Si veda in proposito il seguente post-articolo:
In sostanza, tali rivendicazioni sono legittime oppure no? Purtroppo in Italia lo spazio riservato agli editori indipendenti è molto ristretto, ed è quindi abbastanza naturale che personaggi scomodi come il sottoscritto - un autore sui generis - scelga o sia costretto a pubblicare con realtà di self-publishing come la statunitense Lulu.com e l'italiana Youcanprint.it.
I piccoli editori indipendenti sono - a livello commerciale - stritolati da una dominanza di grandi editori che si possono contare sulle dita di una mano. Il seguente articolo è illuminante in proposito:
fonte: la Repubblica, 8 ottobre 2012
Naturalmente tali colossi editoriali - quali Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli ed il Gruppo Messaggerie Italiane - distribuiscono e vendono anche i libri a mia firma. In altri Paesi del mondo, esiste una distinzione fra Editore e Distributore. Non in Italia. Qui da noi i grandi imperi editoriali vendono e distribuiscono da una posizione dominante. Se i tetti agli sconti fossero più liberi, autori sconosciuti e piccole realtà editoriali avrebbero più possibilità di emergere. Per non parlare delle librerie, che un tempo potevano praticare prezzi di sconto davvero vantaggiosi. La mia opinione è che io sono ovviamente lieto che in Italia grandi editori siano in salute (vendite equivale a lavoro per tutti, dirigenti, quadri, commessi, impiegati, operai, magazzinieri...e la merce venduta e diffusa è costituita da libri, cioè da strumenti concepiti per la diffusione della conoscenza e per la costruzione di una identità morale e culturale) ma sarebbe anche da auspicare che tutti possano "mangiare", e non solo gli eletti di un "oligopolio".
Considerando poi il desolante quadro sociale culturale italiano, dove l'italiano medio non legge con la stessa frequenza e passione degli abitanti del Nordeuropa
Un italiano su due non legge neppure un libro all'anno
il Sole 24 ore, 
di Giuditta Mosca, 20 marzo 2013
non possiamo poi lamentarci della volgarità di certi programmi televisivi nostrani, del livello di turpiloquio raggiunto nella società cosiddetta "civile, e di una gioventù spesso debole e vittima - e talvolta complice - della criminalità organizzata e del consumismo più sfrenato, che tutto reifica a merce di scambio (affetti, sessualità).
Quante volte per strada vedo gruppi di giovani ed adolescenti che vivono la loro età con spensieratezza ed innocenza, ma poi devo constatare con amarezza che negli ultimi anni quasi mai li vedo con un libro in mano sotto un albero, sulle panchine dei parchi, nei bar, e sempre più raramente li vedo con un libro posato sulle ginocchia, mentre viaggiano seduti in treno od in autobus.
Una scelta (la mia di pubblicare con società on demand) che oggi rivendico con orgoglio: se non altro la mia voce di scrittore e saggista ha potuto trovare spazio, e diverse centinaia di lettori di tutto il mondo in questi ultimi cinque anni hanno potuto conoscere dettagli e retroscena della esplorazione spaziale e della storia dell'astronomia davvero poco noti ai più.

Si veda in proposito i miei volumi
Nel segno di Nibiru. Dalla Mesopotamia ai segreti vaticani, YCP, 2013, Tricase 
L'ombra del Pianeta X. Storia del Decimo pianeta fra Servizi segreti ed insider, YCP, 2013, Tricase
Apocalisse dallo Spazio: l'avvento di Nibiru e dei Vigilanti, 2011, Lulu.com, USA.

Luca Scantamburlo
21 novembre 2013




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