Luca Scantamburlo (2001)
Alcuni anni fa - precisamente nell'aprile 2009 - concessi un'intervista ad un blogger italiano di nome Valerio Ugliano. A distanza di quasi 3 anni da quell'intervista, credo sia utile rileggerla anche alla luce di quanto sta accadendo nel mondo oggi, a tutte le latitudini.
Ecco il link dove si trova tutto il testo:
https://sites.google.com/site/thetruthere/
Riporto l'incipit dell'intervista a cura di Valerio Ugliano:
Quella che andrò a proporVi, è l'intervista scritta rilasciatami da Luca Scantamburlo, il 17 Aprile 2009 e pubblicata sul blog http://thetruthere.blogspot.com il 20 Aprile 2009.
Ringraziandolo ancora una volta di cuore per la sua disponibilità, cerchiamo di capire assieme, chi è Luca, senza fermarci a pregiudizi banali che si possono trovare in rete… Buona lettura….
- V.U. Luca, come puoi vedere anche leggendo il blog, stiamo vivendo in un periodo in cui quotidianamente nel mondo, avvengono strani fenomeni in cielo. Cosa ne pensi tu, ti chiedo un'opinione personale, sul fenomeno UFO?
L.S. Che siamo diventati un po' schiavi di questo acronimo inventato diversi decenni fa. In passato Stephen Bassett, negli Stati Uniti, si è espresso in termini analoghi. Tendo ad usarlo poco, infatti. Il vero interrogativo che dobbiamo porci è un altro: fatta una selezione, scremate le segnalazioni, eliminati i casi di fenomeni naturali e sperimentazioni di armi segrete (test di volo, ecc..), che cosa si può dire dei piloti e delle loro intenzioni, se accettiamo l'ipotesi dell'origine extraterrestre? E quali accordi sarebbero stati presi dai Governi che – eventualmente – avessero avuto l'opportunità d'incontrare segretamente gli equipaggi di questi ordigni volanti? E che cosa mangiano questi esseri? A quali malattie sono soggetti? In che cosa credono, a livello religioso? Quali sistemi politici adottano? Anche loro discutono di libertà, progresso, rispetto per l'individuo e la sua soggettività, oppure vivono in società in cui lo spazio per il singolo e la sua iniziativa è soffocato da un sistema feudale, o totalitario?
Hanno abolito la schiavitù, come abbiamo fatto noi sulla Terra? Viviamo per caso in uno zoo galattico, senza rendercene conto? Altri prima di me hanno sollevato queste questioni, ma noto che la tendenza generale continua a limitarsi ad uno studio statistico (importante nel XX secolo, ma ormai che senso ha?). La mole di dati, testimonianze, analisi, raccolta nei decenni da varie associazioni ufologiche di Brasile, Stati Uniti, Germania, Svizzera, Italia, ecc... è talmente imponente, che mi domando quale senso abbia ancora organizzare convegni sulle foto e sui video. Se fatto perché è cronaca ha senso, ma se si crede che con una foto od un video si possano avere delle risposte, secondo me si è sulla strada sbagliata. I convegni sono importanti, ma credo che dobbiamo riflettere di più sulle domande che poniamo ai convegni. Sono gli interrogativi che fanno la differenza. Il contesto in cui essi sono posti. Poi, ben vengano foto, video, ma vanno inseriti in un contesto che smuova gli ambienti scientifici, politici, umanistici... Secondo me, continuando ad usare il termine Ufo, non si riuscirà mai a fare luce sulla questione. Anche perché nell'immaginario collettivo tale termine non ha la stessa valenza che ha per un ricercatore od ufologo: per le persone che ignorano la questione, il suo contesto storico ed il grande lavoro fatto negli anni dagli ufologi, il termine Ufo è un termine che si accompagna al mito. Alla burla, all'inganno, allo svitato. Per altri è una possibilità, remota, di visita dallo Spazio. Rispetto agli anni'90, quando seguivo l'argomento dalla pagine delle riviste specializzate (e non in Rete), non è che la percezione del fenomeno sia poi così cambiata. E trasmissioni come Voyager della Rai – che indubbiamente realizzano servizi con sempre maggiore attenzione e serietà, verso il fenomeno – sono un passo in avanti, ma colmano solo parzialmente il vuoto del grande interesse e del grande dibattito che si ebbe fra il 1995 ed il 1999. Oggi, purtroppo, non vedo tanta onestà intellettuale e serietà, in giro...
Tornando agli avvistamenti, attualmente il livello tecnologico è tale che diventa sempre più difficile discernere, distinguere un lavoro fatto al computer per elaborare una frode, da un autentico filmato di avvistamento. Il confine fra verità e finzione è diventato troppo labile. Ed anche i nuovi segreti velivoli sperimentali statunitensi o russi, avranno certamente una tecnologia avanti di decenni rispetto allo F117 Nighthawk ed al bombardiere B2 Spirit. Giudico molto più importante la rivelazione di un ex pilota, un ex astronauta o ex cosmonauta - una testimonianza umana - piuttosto che la diffusione di un video, anche spettacolare, di una presunta nave spaziale o di un disco volante.
Siamo visitati, probabilmente da millenni. Anzi, forse da milioni di anni. Probabilmente alcune di queste visite hanno a che fare con le nostre origini, con l'accelerazione impressa agli ominidi. Questo spiegherebbe l'anello mancante. Del resto, gli esseri umani stessi giocano a fare Dio con l'ingegneria genetica, su specie animali e vegetali alla nostra mercé.
Il problema è da chi siamo visitati, e con quali intenzioni. Sicuramente – considerando la vastità dell'Universo, le innumerevoli stelle, e la loro età – siamo stati visitati da equipaggi dalla grande evoluzione non solo tecnologica, ma anche morale e spirituale. Ed infatti testimonianze d'incontri in tal senso non mancano (Adamski, Siragusa, ecc...). Contemporaneamente, non si possono escludere colonie extraterrestri ed onde migratorie di razze aliene predatorie...
Infatti, noi viviamo nel XXI secolo, ma il fenomeno dei pirati – come tutti sanno ascoltando i telegiornali o leggendo i quotidiani– non è scomparso. Anzi. In tal caso, non comprendo cosa ci sia di scandaloso a parlarne. Del resto, ognuno di noi, prima di aprire la porta ad uno sconosciuto effettua una valutazione, se può. Intercettare intenzioni è una cosa che facciamo quotidianamente e senza accorgercene, attraverso soprattutto il linguaggio non verbale. Dare confidenza e fiducia al prossimo è bello, ma ci vogliono delle garanzie, ci vuole del tempo, per conoscersi. La vita, purtroppo, ci insegna che spesso riponiamo fiducia nelle persone sbagliate. Il tempo, in tal caso, è un maestro.
Per continuare a leggere l'intervista, ci si colleghi al seguente link:
https://sites.google.com/site/thetruthere/
fonte: INTERVISTA A LUCA SCANTAMBURLO,
a cura di Valerio Ugliano, (C) 2009
© Valerio Ugliano – http://thetruthere.blogspot.com/ Aprile 2009,
intervista scritta
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